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Viaggi

Turismo enologico: cinque mete imperdibili per un giro del mondo col calice in mano

Cinque mete (fuori dall’Italia) per vedere posti affascinanti e gustare alcuni dei migliori vini del mondo.

Siete appassionati di vino e al contempo avidi viaggiatori? Avrete pensato almeno una volta a organizzare un viaggio alla scoperta di qualche area dove viene prodotto qualche vino particolarmente buono, ché le aree note per i loro vini sono spesso  anche aree naturalisticamente godibili.

Turismo enologico: cinque mete imperdibili per un giro del mondo col calice in mano – movimentoturismovinolive.it

Se non ci avete mai pensato, allora, siamo qui apposta per tentarvi con alcuni itinerari imperdibili per viaggiatori che ogni tanto amano alzare il gomito: abbiamo scelto cinque mete dall’Europa all’Oceania che, siamo certi, attireranno il vostro interesse. In questa occasione, non abbiamo scelte mete italiane ma anche nel nostro Paese ci sarebbe tanto da visitare anche in senso enologico – ci riserviamo di scriverne più in là.

Allacciate le cinture e preparate i calici: si parte.

Cinque mete (sparse per il mondo) per viaggi enologici

Partiamo da quella che è probabilmente la meta più vicina a noi (ovviamente dipende anche da dove ci state leggendo): l’Alsazia, in Francia. La Strada dei Vini d’Alsazia si snoda per circa 170 km da Marlenheim a Thann, attraversando paesaggi collinari punteggiati da vigneti e villaggi pittoreschi. Questa regione è celebre per i suoi vini bianchi, in particolare il Riesling e il Traminer aromatico (o Gewürztraminer). Oltre che per i vigneti, l’area è nota per i villaggi fiabeschi: lungo il percorso, si incontrano castelli medievali come quello di Haut-Koenigsbourg e cittadine affascinanti come Obernai. Questa meta rappresenta il connubio perfetto tra enologia, storia e cultura.

Più lontano da noi, ma sempre in Europa, c’è il Portogallo e l’Alentejo, nel sud del paese, è una delle principali regioni vinicole del paese, con oltre 250 produttori distribuiti in otto denominazioni. La diversità dei terreni contribuisce alla varietà dei vini prodotti e in tal senso c’è molto ma molto da degustare. Se possiamo suggerirvi una data, vi suggeriamo di recarvi in terra lusitana a novembre, quando la città di Borba ospita la “Festa da Vinha e do Vinho”, un evento che non necessita di traduzioni e che celebra la cultura vinicola locale con degustazioni, gastronomia tipica e spettacoli folkloristici.

La città di Borba ospita la “Festa da Vinha e do Vinho” – movimentoturismovinolive.it

Andando dall’altra parte del mondo – in Australia – potremmo gustare dell’ottimo Shiraz (o Syrah). In particolar modo, a due ore di auto da Sydney, c’è la Hunter Valley, una delle regioni vinicole più antiche d’Australia, dove le temperature estive (che possono raggiungere i 35-40°C!) rappresentano le condizioni ideali per il vitigno in questione. Le visite guidate, poi, offrono un’immersione nella cultura vinicola locale, arricchite dall’ospitalità tipica australiana (ed è anche questa una ragione per valutare questa meta decisamente distante).

Le ultime due, sono pure mete ben distanti da noi (ma forse più vicine dell’Australia).

La contea di Napa, insieme alla vicina Sonoma, rappresentano il fulcro della viticoltura californiana e una meta ideale se si vogliono visitare gli States. Con oltre 600 cantine, la regione offre una vasta gamma di esperienze enologiche. I visitatori possono degustare varietà come Chardonnay e Zinfandel (vitigno che ha lo stesso DNA del nostro Primitivo), spesso in ambienti spettacolari.

Infine il Sudafrica: a un’ora da Città del Capo, c’è Cape Winelands che comprende le municipalità di Stellenbosch, Franschhoek e Paarl. La viticoltura qui risale al XVII secolo, con l’arrivo degli ugonotti francesi. Oggi, la zona è rinomata per varietà come il Pinotage, unico vitigno autoctono sudafricano. Il tram del vino di Franschhoek offre un modo pittoresco per esplorare le cantine, mentre tenute storiche come Boschendal offrono architettura coloniale e vini premiati.

R.D.V.

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