Un tour gastronomico alla scoperta della tradizione e della cucina popolare di una città meravigliosa. Lo street food da assaggiare.
Quando si parla di street food si immagina un cibo di strada veloce e dalla semplice preparazione. In realtà il cibo di strada è espressione di tradizione e cultura culinaria , tutt’altro che improvvisata o turistica. Perché la cucina di strada è figlia della gastronomia popolare, fatta con ingredienti comuni e a buon mercato, ma freschi e cucinati con attenzione.

Lo street food, quindi rappresenta l’occasione per conoscere una tradizione antica che premia gusti e sapori forti, ma per palati che apprezzano prodotti freschi, cucinati per essere gustati immediatamente, con semplicità, camminando in strada o fermandosi solo qualche minuto. Quindi una caratteristica connota lo street food di qualità, la freschezza e la territorialità dei prodotti.
Un tour gastronomico in una città bellissima, dalla ricca cucina
Visitare Palermo significa immergersi in un atmosfera vitale e piena di suggestioni. Non casualmente la cultura della città raccoglie gli influssi delle diverse civiltà che l’hanno arricchita e abbellita. La cucina non poteva non che rispecchiare la storia della città.

Lo street food di Palermo si gusta e raccoglie il meglio si sé in un percorso che va dal mercato di Ballarò a quello della Vucciria, una distanza di circa un paio di chilometri a piedi da percorrere in meno di un’ora e che consente di ammirare alcuni dei luoghi simbolo del centro storico palermitano, dal palazzo dei Normanni a piazza Marina. Ma partiamo dal mercato di Ballarò il più antico della città, tra Piazza Casa Professa e corso Tukory, in direzione di Porta Sant’Agata.
Si tratta di un mercato prevalentemente alimentare dove è possibile trovare un po’ di tutto dalla carne al pesce, dalla frutta alle verdura. Una delle caratteristiche è proprio la freschezza dei prodotti ortofrutticoli che provengono dalle campagne circostanti la città. Ma a Ballarò i cibi ci cucinano, alla maniera tipica della tradizione palermitana.
Si possono gustare le cipolle bollite o al forno, le panelle, frittelle fritte di farina di ceci, le crocchè o cazzilli, crocchette fritte di patate, il polpo preparato in pentola. Cibi freschi e preparati al momento nella chiassosa atmosfera del mercato. Qualcosa di simile si vive alla Vucciria, tra via Roma, il Cassaro e piazza Caracciolo. Ci avviciniamo al porto in un intreccio di vicoli e piazzette dove aleggiano i colori e i profumi della tradizione culinaria palermitana.
Quindi anche qui i prodotti alimentari che si trovano per la vendita, vengono anche cucinati al momento. Si possono assaggiare il pani ca meuza, il panino con la milza, le stigghiole cotte alla brace (interiora cotte alla brace), lo sfincione (una focaccia alta e riccamente guarnita con spezie, pomodoro e caciocavallo) e le notissime arancine.