Vacanza all’insegna del buon cibo, luogo iconico dove puoi assaggiare delle prelibatezze uniche

Alla scoperta delle specialità caratteristiche tramandate di generazione in generazione, un tour al centro di una città millenaria.

Quando si affronta una vacanza le speranze e le aspettative sono sempre alte. A volte si ritorna soddisfatti, in altre occasioni manca qualcosa. Scegliere di trascorre un po’ di tempo in questa città significa immergersi in un luogo conosciuto ovunque e dalla storia unica.

scorcio arco antico
Vacanza all’insegna del buon cibo, luogo iconico dove puoi assaggiare delle prelibatezze uniche – movimentoturismovinolive.it

Di sicuro le occasioni per ammirare arte e cultura non mancano di certo in questa grande città. Soprattutto se si decide di abbandonare i tour più classici e avventurarsi nei luoghi meno acclamati. Dobbiamo dire che il turismo di massa ha reso tutto più difficile, ma optando per i momenti meno affollati dell’anno si può ancora godere di momenti unici e di scorci indimenticabili. Questo vale anche per la cucina, in special modo nel luogo che vi descriveremo.

Un tesoro della Caput Mundi da assaporare

Il centro storico di Roma non ha certo bisogno di particolari presentazioni e tutti ne conoscono l’indubbia bellezza e fascino. Anche i prodotti della cucina tradizionale sono arcinoti e riprodotti ovunque. Tuttavia vi sono ancora delle scoperte da fare, proprio nel centro della città.

carciofo fritto
Un tesoro della Caput Mundi da assaporare – movimentoturismovinolive.it

Tra Campo de’ Fiori e piazza Venezia, affacciato sull’isola Tiberina si trova uno dei luoghi più iconici di Roma, dove storia e tradizione si tengono a braccetto. Parliamo del quartiere ebraico della città, del ghetto come lo chiamavano e lo chiamano tuttora i romani. In questo non vi è nulla di dispregiativo, è l’indicazione con la quale è conosciuto fin da quando fu istituito nel corso del Cinquecento, uno dei più antichi d’Italia secondo solo a quello di Venezia.

Ma la presenza della comunità ebraica in città è ancora più antica. La sua storia si confonde con quella della città, con testimonianze storiche risalenti al secondo secolo avanti Cristo. Se questo è un accenno storico, parlare della cucina romana significa parlare anche della sua versione giudaico-romanesca. Molte delle tradizioni culinarie romane, come quella dell’uso del cosiddetto quinto quarto, derivano dalle usanze ebraiche.

Ma veniamo all’oggi, per gustare alcune delle ricette della cucina giudaico-romanesca occorre recarsi in via del Portico d’Ottavia, cuore della comunità odierna. Qui nelle numerose trattorie si possono gustare piatti come il baccalà alla giudia, baccala cotto con pomodoro, patate e olive, oppure gli aliciotti con l’indivia, tortino al forno con due strati di questi ingredienti.

Tra le carni ricordiamo lo stracotto di manzo e le animelle con i ceci. Ma non mancano le verdure come la concia di zucchine romanesche, zucchine fritte e marinate con aceto bianco e olio, oppure come i carciofi alla giudia, fritti interi rigorosamente nell’olio d’oliva. Un accenno ai dolci con la crostata di ricotta e marmellata di visciole, la cassola, torta di ricotta, uova e uvetta, senza farina e la pizza di Beridde, dolce non lievitato con farina, mandorle, zucchero, uvetta, canditi, olio d’oliva, vino bianco e pinoli.

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