Gambero Rosso, la classifica dei migliori vini 2025: quali occupano il podio

Le scelte per anno quest’anno: i vini più premiati secondo la rivista che si occupa di vino e cucina. Vediamo i vini che hanno ricevuto i punteggi più alti.

Il vino è parte della tradizione agricola e culinaria italiana e ormai da anni rappresenta uno dei settori produttivi più sviluppati e noti al mondo. I vini italiani infatti sono rinomati e apprezzati ovunque, potendo competere con produzioni e qualità di paesi europei di grande tradizione come la Francia, innanzitutto, o la Spagna o emergenti come il Cile o gli Stati Uniti. Non è un caso che l’Italia sia il primo paese per export

Il mondo del vino è un particolare ambiente nel quale si mescolano attività quasi artigianali a impegno imprenditoriale di scala elevata. Quindi è possibile trovare produzioni piccolissime e aziende di grandissime dimensioni. Come orizzontarsi allora tra tutte le proposte che il mercato di tutte le regioni italiane offre? Una possibile interpretazione la danno riviste, siti e guide e tra queste citiamo quella del Gambero Rosso storica rivista di settore.

Alcune delle proposte del Gambero Rosso

Come ogni anno il Gambero rosso presenta una vasta guida alla scoperta delle produzioni delle diverse regioni italiane, un grande viaggio nel vino prodotto dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Quello che riportano i curatori della guida è la vitalità del settore in Italia tra slancio creativo, innovazioni e sperimentazioni, ad esempio l’innesto di vitigni resistenti, e grande attenzione all’ambiente, secondo il principio della sostenibilità.

Come al solito il Gambero Rosso assegna tre bicchieri ai vini ritenuti più interessanti e che raccontano meglio territorio di produzione unito ad armonia, equilibrio e freschezza. Discorso che vale per i rossi che per i bianchi. Il Piemonte e la Toscana, risultano le regioni che detengono il maggior numero di tre bicchieri, rispettivamente con 91 e 75 vini premiati. In Piemonte è il momento dei bianchi e tra questi emerge il Timorasso.

Per la Toscana invece a farla da padrone è il Chianti classico, la denominazione più premiata, con ben 20 etichette, anche se non mancano riconoscimenti per zone storiche come Bolgheri, Montalcino e San Gimignano. La Lombardia ha il primato nazionale di tre bicchieri per quanto riguarda il metodo classico, con numerose presente di Franciacorta e Oltrepò Pavese. Nel Veneto spicca il distretto del valdobbianese, con prodotti agili e snelli.

In Abruzzo, il Montepulciano è quello che ha più premi, mentre in Calabria si segnala il ritorno in grande stile del Cirò. Infine è da citare  la Sicilia, dove i rossi dell’Etna raggiungono ben nove volte il gradino più alto del podio.